Centro Nazionale Studi sul Jazz

Dalla generosa donazione della famiglia Polillo

4521
libri e riviste
40989
articoli indicizzati
63496
supporti sonori
11543
numeri riviste
721
supporti visivi

Il Centro Nazionale Studi sul Jazz, sezione Ricerca dell’Associazione Siena jazz, è il primo fondato in Italia nel suo settore e di gran lunga il più importante, completo e attivo, come dimostrano la consistenza del suo Archivio ed il suo utilizzo. Con la sua fondazione, il Centro è rivolto alla conservazione e trasmissione dello straordinario patrimonio culturale legato alla musica jazz, con particolare riferimento al jazz italiano.

“Nel jazz si può suonare la stessa nota sera dopo sera e ogni volta in modo diverso”

Ornette Coleman

LA STORIA

Il Centro Nazionale Studi sul Jazz Arrigo Polillo è nato il 21 maggio 1989 grazie alla generosa donazione della famiglia Polillo, una grande raccolta comprendente dischi e materiale cartaceo accumulata in decenni di attività da Arrigo Polillo, co-fondatore, caporedattore e poi direttore della rivista italiana Musica Jazz per quasi quarant’anni. 

Intorno a questo fondo, e grazie alla sensibilità di altri importanti donatori, si sono raccolte nuove grandi collezioni: quella di Pino Candini, successore di Polillo alla direzione di Musica Jazz, quella di Giuseppe Barazzetta, amico di Siena Jazz il cui sostegno all’Archivio svolge una funzione essenziale di guida e orientamento, e le donazioni di tanti altri critici, appassionati, collezionisti e produttori.

Originatosi in America all’inizio del 1900, il jazz è diventato linguaggio mondiale, grazie alla sua capacità di assimilare nuove influenze e tradizioni, e grazie alla nuova forma di “diffusione orale”, rappresentata dalla registrazione sonora, cui il jazz è indissolubilmente legato. Il jazz italiano, in particolare, si sta affermando a livello europeo e mondiale come una sintesi originale di espressioni tradizionali (lirica, tradizioni popolari) e l’Archivio del Centro rappresenta il naturale deposito della sua memoria storica. Le attività in corso, con il completamento della schedatura e l’arricchimento delle collezioni, mettono a disposizione degli studiosi ed appassionati una risorsa insostituibile, di livello internazionale.

MATERIALE PRESENTE

Il centro dispone di: una biblioteca, costituita da libri e riviste specializzate, un archivio sonoro, una videoteca e un archivio di immagini.

Il materiale attualmente catalogato comprende:

Biblioteca – 3900 Libri, 531 Riviste (numero testate) per un totale di 40989 numeri, 77 Tesi di Laurea 
Archivio Sonoro – 63496 supporti sonori
Videoteca – 721 supporti
Archivio immagini – 3860 documenti

LA STRUTTURA E L'ARCHIVIO

Il Centro Nazionale Studi sul Jazz Arrigo Polillo è divenuto pienamente operativo nel 2001. Da quell’anno, l’ampliamento ed il restauro dei locali, dotati di nuove e confortevoli stazioni di lavoro, hanno permesso di ospitare nuove librerie e scaffali per la conservazione e la consultazione delle opere di riferimento maggiormente usate dagli operatori, come la più recente Discografia Generale del Jazz, curata da Tom Lord e pubblicata in 24 volumi più gli indici, e l’autorevole New Grove Dictionary of Jazz.

Il Centro dispone di numerosi computer, dotati di una scheda audio professionale, collegabili ad apparecchi capaci di leggere tutti i supporti – analogici e digitali – presenti nella vasta collezione dell’Archivio: un piatto Garrard 401 con braccio SME e testina Shure per i 78 giri e uno Linn per i 33/45 giri, lettori di Cd, un Nakamichi Dragon per le cassette, apparecchi per i vari formati video e nastri in bobina.

Malgrado l’evoluzione digitale, sono i dischi a 78 e a 33 giri che hanno costituito l’oggetto della passione per generazioni di jazzofili, ed ancor oggi destano molta curiosità. Il Centro offre ai musicologi ed agli studenti dei corsi di Siena jazz il servizio di acquisizione e trasferimento su supporto digitale, con restauro sonoro, di quelle registrazioni non più disponibili sul mercato discografico, senza che i preziosi supporti originali rischino il danneggiamento.

Per fornire ai visitatori l’esperienza “fisica” dell’ascolto di supporti sonori ormai obsoleti, l’Archivio è oggi dotato non solo delle più avanzate attrezzature digitali ma anche di esemplari “storici” di giradischi acustici e di macchine a cilindri di Edison, la prima forma di registrazione sonora che molti non hanno nemmeno mai visto rappresentata.

Per le esigenze specifiche dello studio musicologico, è stata inoltre attrezzata una postazione d’ascolto nella quale i visitatori possono ascoltare la versione digitale di tutto il materiale presente nelle collezioni, avendo a disposizione, fra l’altro, di un software professionale di editing digitale che permette di ascoltare sezioni specifiche di un brano, rallentando la velocità o amplificando un dettaglio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Bille Evans (Milano,1965)

Le attività

Centro Nazionale Studi sul Jazz Arrigo Polillo

In qualità di membro della IASA (International Association of Sound Archives) il Centro partecipa ai congressi internazionali della associazione, raccogliendo una grande messe di informazioni e beneficiando dell’esperienza dei maggiori archivi internazionali, per adeguarsi alle norme di schedatura e conservazione, e per programmi di scambi e collaborazioni con le altre istituzioni europee di settore.

La schedatura del materiale presente ed in arrivo ogni anno rappresenta uno dei maggiori impegni dei collaboratori dell’Archivio: solo per i supporti sonori si parla mediamente di oltre 1000 acquisizioni l’anno. Le schedature, eseguite in diverse fasi e secondo precise modalità, sono progressivamente inserite in un database, consultabile on-line attraverso le pagine di questo sito.

La crescente collezione di DVD e video, sulla quale è stato concentrato un programma specifico di acquisizioni, è già una delle più ricche in Italia, ed ha permesso l’avvio di iniziative didattiche e formative in collaborazione con i corsi di Siena jazz.

Parallelamente al lavoro di schedatura, i collaboratori del Centro conducono un lavoro di ordinamento del materiale cartaceo, diviso in linea di massima tra libri, riviste e letteratura “grigia”, comprendendo ad esempio programmi di festival e concerti, cataloghi e materiale promozionale di fondamentale importanza per la storia del jazz, che vive delle sue performance quanto e più che delle sue composizioni scritte. I libri sono stati ordinati per categoria ed autore, selezionando quelle copie in più che costituiscono il fondo circolante della biblioteca, dotato delle opere in lingua italiana fondamentali sulla storia del jazz, in primis i due testi di Polillo e di Berendt. Le riviste sono state catalogate per testata e per annata; al fine di mantenere regolarmente aggiornato l’archivio riviste, sono stati stipulati abbonamenti con le maggiori riviste italiane e straniere che sono oggi in consultazione presso l’archivio: si tratta di Musica Jazz (I), Jazzit (I), Downbeat (USA), Cadence (USA), Jazzwise (GB), Jazz Hot (F) e Jazz Magazine (F). Sono inoltre pervenuti all’archivio i numeri più recenti di Cuadernos de Jazz (ESP) e Jazzthetik (GER) dando un quadro completo e aggiornato della stampa specializzata a livello internazionale, che non ha eguali in altre biblioteche pubbliche o private italiane.

Della rivista italiana “Musica Jazz”, per tanti anni diretta da Arrigo Polillo, è disponibile la collezione completa. Questo ha suggerito l’ avvio di un progetto molto ambizioso: l’intera collezione della rivista – fondata nel 1945, ed una delle più autorevoli testate jazzistiche d’Europa e preziosa testimonianza dello sviluppo e del radicamento del jazz in Italia – viene accuratamente indicizzata numero per numero, in maniera ben più approfondita di una semplice schedatura degli articoli. Tutti i nomi, i luoghi, i festival, e i dischi citati in ogni numero vengono inseriti in un database che costituisce un insostituibile strumento di ricerca sul jazz italiano e sul jazz in Italia: le annate finora sottoposte a questo spoglio coprono quasi i due terzi dei 60 anni di attività della testata, per un totale di 40972 articoli indicizzati. Nel database si possono ricercare articoli per data, per autore, per musicista citato e per parole chiave, inserite a cura dell’Archivio per facilitare la ricerca su argomenti specifici: strumenti e stili musicali, rapporti con altre arti e con altri generi musicali, produzione discografica, promozione concertistica eccetera.

Dal 2005 è stato avviato un programma di regolare apertura al pubblico per la consultazione dei materiali. L’afflusso delle richieste (visione o ascolto, prestito libri, copia articoli riviste, a volte indicazioni bibliografiche e discografiche), non direttamente riconducibile ad iniziative didattiche e formative in collaborazione con i corsi di Siena jazz, è valutabile in circa 20 utenze al mese. In riferimento ai corsi di Siena jazz, la fruizione dei locali e del materiale arriva ad interessare oltre 100 utenze al mese, a seconda dei periodi dell’anno.

Infine, il sito web è stato ridisegnato e aggiornato con l’obiettivo preciso di dare all’utente la possibilità di sapere con la massima certezza possibile cosa è disponibile presso l’archivio relativamente all’argomento di suo interesse. Le richieste che arrivano al Centro Studi sono infatti di livello estremamente diversificato: si va dallo studente che ha solo una vaga idea di un argomento per una tesina al ricercatore che magari dall’ estero ha bisogno di una ben precisa incisione o di un certo articolo di cui ha gli estremi. Il sito cerca di dare risposta a queste esigenze in modo che potranno poi essere poste al personale del Centro, via telefono, fax o email, richieste di copia del materiale cartaceo o richieste di ascolto: per quest’ultimo aspetto tuttavia la tecnologia e la normativa vigente in materia continuano ad imporre una visita a Siena, peraltro una buona occasione per visitare una delle più belle ed accoglienti città d’Italia!