FAQ

Risposte alle tue domande

L’Archivio del Centro Studi sul Jazz “Arrigo Polillo” raccoglie una grande quantità di informazioni e materiali sul jazz: non sempre è facile capire come orientarsi per trovare quello che si cerca. Ecco alcune semplici indicazioni che pensiamo possano essere utili.

L’Archivio è composto da due strutture fondamentali: la biblioteca e l’archivio sonoro.

Nella biblioteca sono raccolti oltre 2.000 libri sul jazz e su altri argomenti collegati, e quasi 10.000 numeri di riviste in tutte le lingue dedicati al jazz e alla musica in generale.

Libri e riviste sul jazz

I libri della biblioteca sono schedati per titolo ed autore. Cercando le parole che descrivono la tua ricerca, come "jazz italiano" o "blues" potrai verificare se sono disponibili libri in cui questi argomenti vengono trattati, e anche se è già stata fatta una tesi su di essi. Tieni presente che non sono moltissimi i musicisti di jazz cui è stato dedicato un volume monografico; si trovano capitoli o paragrafi dedicati a molti altri musicisti in opere a carattere enciclopedico, oppure ad opere su un particolare stile o periodo, ma queste non sono indicizzate nell'archivio. Nei limiti di legge (15%) possiamo fornire copia o scansione anche delle pagine dei libri che servono per la tua ricerca. Una parte dei libri della biblioteca, tra cui tutti i maggiori testi classici di riferimento come "Jazz" di Arrigo Polillo e "Il libro del Jazz" di Joachim Berendt, è anche disponibile al prestito. Se stai svolgendo un lavoro più impegnativo, come una dissertazione o una tesina, ti suggeriamo di visionare, direttamente o richiedendoci una scansione, le pagine dedicate all'argomento di tuo interesse dalla più completa opera enciclopedica sul jazz esistente, il New Grove Dictionary of Jazz. Al termine degli articoli del Grove è sempre indicata una bibliografia di base, spesso con articoli provenienti da riviste straniere. Per verificare se la rivista che contiene uno di questi articoli è disponibile in archivio, devi controllare la schedatura delle riviste. Se ad esempio la bibliografia del Grove segnala un articolo del numero 20 della rivista Down Beat del 1965, potrai controllare se questa rivista è compresa nelle nostre collezioni; in questo caso potrai riceverne copia cartacea o digitale. Se la bibliografia contiene dei titoli di libri, potrai verificare dalla pagina della biblioteca se questi sono disponibili nell'archivio di Siena Jazz. Se il tuo interesse è di carattere discografico, ti consigliamo di partire dalla Discografia Completa del Jazz di Tom Lord, anch'essa disponibile per consultazione in archivio, che raccoglie in una singola opera la più ampia messe di informazioni discografiche disponibili; anche di questo importante testo di riferimento si possono ricevere copie e scansioni delle pagine dedicate alle registrazioni di un particolare musicista.

La rivista Musica Jazz: come cercare articoli e riceverne copia

Tra le collezioni delle riviste quella per noi più importante e utile, essendo in italiano, è la raccolta della rivista mensile Musica Jazz. Fondata nel 1945 e ancora in attività, la rivista nel corso della sua storia ha pubblicato decine di migliaia di articoli dedicati alla musica jazz, ai suoi protagonisti, alle sue registrazioni e ai suoi eventi. Per rendere facilmente accessibile questo enorme patrimonio il Centro Studi sta realizzando l'indice analitico completo della rivista, cui si accede dalla pagina "Indicizzazione Musica Jazz". L'indice analitico comprende tutti i nomi dei musicisti e dei luoghi citati negli articoli, tutti i titoli dei dischi recensiti, e opera su tutti i titoli degli articoli oltre che su un breve sommario inserito dagli operatori. In pratica, se sei interessato a un particolare musicista, digitandone il nome nel campo di ricerca potrai ottenere una lista degli articoli che ti possono interessare. Dalla lista puoi accedere alla pagina relativa ad ogni articolo che contiene una breve descrizione del tipo di articolo in modo che da poter selezionare quelli più utili alla tua ricerca scegliendo tra interviste, recensioni di dischi, o saggi critico-biografici. Con lo stesso meccanismo si possono ottenere liste di articoli in cui è citata una città o una etichetta discografica. Non è però l'unico modo di utilizzare l'indice: gli articoli sono schedati anche per autore, quindi potreii ottenere una lista di tutti quelli firmati da uno specifico collaboratore della rivista. Gli articoli sono caratterizzati anche per tipologia, quindi ad esempio selezionando tutte le recensioni bibliografiche si otterrà un'ampia bibliografia in italiano sull'argomento jazz. Inoltre a ogni articolo sono associate delle parole chiave: se ad esempio viene recensito un disco di jazz svedese, anche se le parole "Svezia" o "svedese" non sono presenti nel testo, selezionando la parola chiave relativa (in questo caso "Svezia") si otterranno tutti gli articoli collegati al jazz in Svezia, ai suoi musicisti, alle incisioni fatte in quel paese. Una volta selezionati gli articoli di interesse se ne può richiedere all'Archivio via telefono o mail copia su carta o come scansione digitale. Gli articoli quindi NON sono disponibili integralmente online, per molti motivi, tra cui la dimensione che assumerebbe un tale archivio: i primi 50 anni della rivista comprendono infatti oltre 30.000 diversi articoli. In questo archivio analitico in cui sono riportati per intero i titoli degli articoli è molto più facile, rispetto alla biblioteca, trovare articoli dedicati a particolari musicisti cui magari non sono stati dedicati libri o interi capitoli, oppure ad altri argomenti specifici (il jazz di una determinata area geografica, i concerti che nel corso degli anni si sono tenuti in una certa città oppure tutti i concerti di un certo musicista, o ancora tutte le recensioni di dischi prodotti da una particolare etichetta). Questo non è il solo progetto relativo alla rivista Musica Jazz. Se vuoi vedere come si presentava la rivista italiana di jazz ai suoi inizi, oltre sessant'anni fa, quando ancora si chiamava Musica e Jazz, puoi sfogliarne online le sue annate 1945 e 1946. Da queste pagine puoi scaricare una copia in pdf dei vari numeri eventualmente anche da stampare e rilegare ricostruendo in pratica una copia esatta degli originali. Musica Jazz è stata inoltre molto importante per la diffusione della fotografia jazzistica, dedicando per molti anni una pagina a un ritratto di un musicista importante. Tutte le immagini di questa rubrica, che era intitolata "Galleria di Musica Jazz", sono state scansionate e sono visibili on line ; tra esse potrai trovare almeno una immagine di quasi tutti i principali protagonisti del jazz "classico".
Nell'archivio sonoro di Siena Jazz sono raccolti circa 30.000 supporti registrati in vari formati audio e video: cilindri di Edison, dischi a 78 giri, dischi in vinile a 33 e 45 giri, cassette audio, cartucce Stereo8, nastri a bobina, DAT, CD, laserdisc, cassette video VHS, DVD. La collezione aumenta ogni anno di parecchie centinaia di oggetti, sia attraverso donazioni che acquisizioni mirate . Tutto questo materiale non è naturalmente a disposizione per l'ascolto online, ma ne è in corso la catalogazione. Dal catalogo potrai sapere quali registrazioni abbiamo disponibili di un certo artista e in che formato, quali interpretazioni di un certo brano sono reperibili nella collezione, e se abbiamo copia di un disco specifico. Tieni però presente che il concetto di "disco" varia con il tempo: un "disco" negli anni Quaranta contiene due brani, uno per facciata, un Lp (33 giri) ne può contenere dieci o dodici, e ancora i brani contenuti nell' Lp di "Kind of Blue" o di "Bitches Brew" sono meno di quelli contenuti nel Cd o nel box di Cd usciti dopo l'avvento della musica digitale. Per questo ti consigliamo di cercare non solo il titolo del disco ma anche quello del singolo brano, che può essere stato stampato in varie edizioni. Per ovvi motivi di copyright non possiamo rilasciarti copia integrale dei supporti sonori; possiamo però farti ascoltare in sede quello di cui hai bisogno, ed eventualmente aiutarti a reperirlo con indicazioni su quello che è disponibile in commercio. Se quello di cui hai bisogno è conservato presso di noi su un supporto non digitale bisogna che tu fissi via telefono o email un appuntamento per venire dandoci il tempo di trasferirlo su Cd o hard disk. Per i materiali video vale in pratica lo stesso discorso: possono essere visionati in sede, e prima della visita puoi verificare tramite il catalogo online tra i materiali che abbiamo quelli che possono rientrare nel tuo interesse.
Se sei interessato al jazz in Italia, oltre che nella collezione della rivista Musica Jazz troverai probabilmente materiale interessante nella collezione di interviste che stiamo raccogliendo con musicisti, giornalisti, organizzatori e produttori nell'ambito del progetto "Storia Orale del Jazz italiano" di cui è disponibile online la lista completa . Due pubblicazioni dedicate a due importanti personaggi di questa storia sono state pubblicate da Siena Jazz nella serie dei quaderni di Siena Jazz: sono una biografia di Giuseppe Barazzetta, "Una vita in quattro quarti", e uno studio biografico e critico su Franco D'Andrea. Essi possono essere richiesti gratuitamente, fino ad esaurimento copie, presso l'Archivio o presso la Fondazione.

Una rapida introduzione alla storia del jazz

Nel corso della nostra attività incontriamo spesso persone che hanno bisogno di una rapida introduzione generale alla storia del jazz, oppure di testi di riferimento sui suoi musicisti più importanti. Per rispondere a questa necessità, la Fondazione Siena Jazz ha avviato una collaborazione con la casa editrice EDT per creare una collana di testi di riferimento. Oltre che nelle librerie della tua città i testi possono essere ordinati nei principali negozi online oppure direttamente presso l'editore (www.edt.it). Il primo volume pubblicato è proprio un testo di carattere introduttivo, "Jazz! Guida completa per imparare ad ascoltare e amare il jazz" di John Szwed.

La più completa biografia del fondatore del jazz moderno

Il secondo volume della collana Siena Jazz/EDT è una biografia del fondatore del jazz moderno, "Charlie Parker vita e musica" di Carl Woideck; in essa si trovano le più aggiornate informazioni sulla sua vita e dettagliate descrizioni degli elementi più importanti della sua musica, con precisi riferimenti discografici.
CONTATTACI E PARLIAMONE, OPPURE VIENI A TROVARCI! Questa pagina riassuntiva non esaurisce le possibilità di ricerca e non descrive tutte le collezioni specifiche dell'archivio, che raccoglie anche altre immagini, letteratura promozionale, corrispondenze e fondi privati, registrazioni di trasmissioni radio o interviste, dischi di musica classica ed etnica. Per entrare nel dettaglio di queste ulteriori collezioni, per avere maggiori delucidazioni o per rivolgere richieste specifiche contattaci per email o telefono. Se hai la possibilità di visitare l'archivio di Siena Jazz in orario di apertura troverai persone che ti metteranno a disposizione nel modo più amichevole e collaborativo i materiali delle collezioni, dando indicazioni su come proseguire la ricerca; preavvisare di una visita è sempre consigliabile, a meno che non si tratti di una prima presa di contatto, per metterci in condizione di organizzarci meglio e per verificare che non ci siano conflitti con altri programmi. I libri di riferimento citati (come il Grove o la discografia del Lord) sono comunque di norma disponibili per la consultazione diretta. L'archivio di Siena Jazz ha inoltre collegamenti con gli altri archivi specialistici del mondo del jazz, come quello di Darmstadt in Germania o quello della Rutgers University a Newark negli USA . Grazie a questi collegamenti è possibile provare a reperire copia di documenti che non abbiamo materialmente disponibili a Siena. Se sei un insegnante, un organizzatore, un responsabile di attività culturali, ricorda che la Fondazione Siena Jazz e il suo centro di ricerca sono disponibili, nell'ambito dei fini statutari e delle possibilità, ad organizzare in collaborazione attività come lezioni, conferenze, proiezioni, lezioni-concerto e altre attività finalizzate alla divulgazione della cultura jazzistica e musicale in generale. Se sei uno studente che sta considerando possibili argomenti per una tesi collegata al jazz, puoi contattare l'archivio per una valutazione preliminare della effettiva disponibilità di materiali e magari per meglio definirne l'argomento rispetto alla letteratura critica esistente. Ti preghiamo infine di contattarci anche per suggerimenti su come migliorare queste pagine web e i nostri servizi, per suggerirci materiale importante che dovremmo reperire per l'archivio oppure perchè no per dirci che hai documenti stampati o sonori da donare. Un elenco dei servizi disponibili presso il Centro è disponibile a questo link.

Altre FAQ

Inerenti Istituzioni in qualche modo analoghe al Centro Studi sul Jazz "Arrigo Polillo"

Esistono oggi moltissimi siti dedicati ai vari aspetti del jazz: informativi, storici, commerciali. Quindi l’impresa di riunire tutti i possibili interessanti link dedicati al jazz in una sola pagina è impossibile.
Vista la vocazione del nostro sito abbiamo quindi deciso di limitarci per quanto riguarda la scena internazionale ai siti di istituzioni in qualche modo analoghe al Centro Studi sul Jazz “Arrigo Polillo”. I link alle istituzioni di ricerca jazzistica sono stati divisi in tre parti per aree geografiche: Europa, USA e Resto del mondo. Per le nazioni non inserite non abbiamo trovato in rete pagine che rispondessero al nostro criterio; saremo più che lieti di inserirle su segnalazione dei visitatori del sito che possono usare l’email indicata in home page.
L’ultima sezione è invece dedicata al panorama italiano e in essa c’è una maggiore varietà di link a pagine diversamente interessanti, dagli archivi online fino ai blog. Anche in questo caso invitiamo i visitatori e i colleghi a segnalarci i loro link.

Austria: Institut fr Jazzforschung
www.jazzresearch.org Il primo istituto di ricerca sul jazz fondato in Europa, pubblica dal 1969 la rassegna annuale "Jazzforschung / Jazz Research" e la serie "Beitrge zur Jazzforschung / Studies in Jazz Research" oltre al bollettino "Jazz Research News".
Belgio: La Maison du Jazz
www.maisondujazz.be L'archivio del jazz in Belgio presenta un sito assai ricco con materiali audio e video oltre la propria pubblicazione regolare "Hot House" scaricabile in pdf.
Danimarca : Center for Dansk Jazzhistorie
www.jazz.aau.dk Il Centro per la storia del jazz in Danimarca, fondato nel 2006, conserva una vasta collezione di registrazioni, materiali a stampa e altri fondi collegati al jazz; si concentra particolarmente sulla storia del jazz danese.
Finlandia : Finnish Jazz & Pop Archive
www.jazzpoparkisto.net L'archivio raccoglie principalmente materiale relativolo alla musica popolare e al jazz finlandesi
Francia : Centre d'information du Jazz
www.irma.asso.fr Centro d'informazione sul jazz in Francia che pubblica "Jazz de France. Le guide-annuaire du jazz en France", un'annuario contenente nomi e indirizzi di club, festival, agenti, etichette discografiche e molto altro. Non esiste attualmente in Francia un archivio del jazz!
Germania : Darmstadt Jazz Institute
www.jazzinstitut.de Nato con la donazione delle collezioni di Ernst-Joachim Berendt il centro di Darmstad è oggi uno dei più qualificati e attivi in Europa; la sua attività comprende l'organizzazione di convegni e colloqui, la pubblicazione di libri, oltre a una utilissima attività di creazione di bibliografie monografiche su musicisti, disponibile gratuitamente su richiesta.
Great Britain : National Sound Archive
www.bl.uk Nell'ambito dell'Archivio Sonoro della British Library esiste un'ampia sezione jazz con materiali disponibili anche online.
Norvegia : Norwegian Jazz Archives
www.jazzarkivet.no Centro di documentazione sul jazz in Norvegia: ospita collezioni di materiali relativi al jazz norvegese, e pubblicazioni sulla storia e l'attualità del jazz in Norvegia.
Olanda : Nederlands Jazz Archief (NJA)
www.jazzarchief.nl Pubblica volumi monografici e il "Nederlands Jazz Archief Bulletin" ogni quattro mesi, con informazioni storiche, discografiche e musicologiche sulla scena olandese del jazz.
Svezia : Svensk Jazzarkiv
www.visarkiv.se Sito multilingue nell'ambito del Centre for Swedish Folk Music and Jazz Research, con collezioni di materiale storico sul jazz in Svezia. Con pagamento di un piccolo rimborso si possono ottenere copie del materiale.
Svizzera :Swissjazzorama
www.jazzorama.ch Sito anche in italiano di cui riportiamo la presentazione, che ben sintetizza la vocazione degli archivi jazzistici nazionali europei:SwissJazzOrama ha come obiettivo di collezionare, selezionare ed archiviare ogni tipo di documento sonoro, grafico o scritto che si riferisce al mondo del jazz in generale, nell'intenzione di: Facilitare l'accesso del grande pubblico alla musica jazz in generale e a quella in Svizzera in particolare.Assistere gli amici del jazz che vogliono saperne di più nella loro ricerca di dischi, foto, filmati, musica scritta (partizioni) e letteratura (libri, opuscoli, riviste, ritagli di giornale ecc.),Fornire un'assistenza competente alle persone al lavoro di ricerca scientifica su temi in rapporto al jazz, sotto aspetti musicali, socio-culturali e storici.Stabilire e promuovere il contatto con istituzioni dedicate a simili attività in Svizzera ed all' estero. A questo scopo servono: L'archivio del SwissJazzOrama e il suo repertorio elettronico. Il sito Internet www.jazzorama.ch.Le mostre dedicate a temi specifici, esibite nel museo del SwissJazzOrama (Musikcontainer ad Uster/Zurigo) ma anche altrove in sito adeguato.
American Jazz Institute
www.amjazzin.com
Istituto a carattere generale con interessanti materiali online.
Center For Black Music Research
www.colum.edu
Fondato dal Columbia College di Chicago The Center for Black Music Research (CBMR) raccoglie, conserva e diffonde materiali relativi ai musicisti di origine africana in ogni parte del mondo, nello spirito di documentare la diaspora africana a livello globale. Tra le sue aree di interesse: blues, rock afroamericano, samba, ragtime, jazz, gospel, rhythm and blues, reggae, son, merengue/méringue, bomba y plena, salsa, calypso e qualsiasi genere classico o contemporaneo in cui si manifesti la presenza di musicisti di origine africana.
Institute Of Jazz Studies
newarkwww.rutgers.edu
Probabilmente il più importante istituto di ricerca jazzistica mondiale, l'Institute of Jazz Studies è stato fondato nel 1952 da Marshall Stearns; nel 1966 Rutgers ne è diventata la sede accademica permanente. L'attuale direttore è Dan Morgenstern.
Chicago Jazz Archive
www.lib.uchicago.edu
Il Chicago Jazz Archive è una sezione della biblioteca dell'Università di Chicago. Fondato nel 1976 l'archivio doveva essere dedicato al "Chicago style" degli anni 10 e 20. Ma i musicisti e gli stili di jazz viaggiano con facilità, e ora l'archivio comprende materiali di tutti gli stili di musicisti nati o operanti in città.
Jazz Institute of Chicago
jazzinchicago.org
Ente organizzatore del Chicago Jazz Festival dai suoi inizi nel 1979, opera nel campo della organizzazione di concerti, della commissione di composizioni, e della raccolta di materiali, tra cui quelli del critico Don DeMicheal, e un progetto di storia orale su tutti gli stili di jazz a Chicago.
Los Angeles Jazz Institute
www.lajazzinstitute.org
Il Los Angeles Jazz Institute conserva molte collezioni dedicate ai musicisti del jazz della West Coast: Howard Rumsey, Bud Shank, Pete Rugolo, Shorty Rogers, Gerry Mulligan, Art Pepper, Johnny Richards, Woody Herman/Bill Byrne, June Christy, Bob Cooper, Phil Moore, Dr. Wesley LaViolette, Ken Hanna, oltre a oggetti di Stan Kenton, Charlie Barnet, Henry Mancini, Johnny Mercer, Wild Bill Davidson, Benny Carter, Albert Marx, C.P. Macgregor e Sid Weiss.Importanti le collezioni di immagini di Ray Avery e Ken Poston.
The American Jazz Museum
www.americanjazzmuseum.com
Il museo del jazz di Kansas City è dedicato non solo al jazz di questa città ma atutta la storia di questa forma d'arte americana.
The Jazz Museum in Harlem
www.jazzmuseuminharlem.org
 
Louis Armstrong Archive
www.satchmo.net
Mette a disposizione del pubblico l'enorme archivio personale di Louis Armstrong, trovato alla sua scomparsa nella sua casa di Corona nel Queens. Tra le collezioni: 650 bobine, molte delle quali in scatole decorate a mano dallo stesso Louis, 1,600 78 giri, LP e 45 giri, 86 scrapbook, 5,000 foto, lettere e manoscritti. In aggiunta il museo raccoglie tutto quello che è relativo alla vita e alla carriera di Louis Armstrong!
William Ransom Hogan Jazz Archive
www.tulane.edu
Una delle fonti più importanti per la ricerca sul New Orleans Jazz. Tra le collezioni quelle donate da Nick LaRocca, William Russell, la famiglia Robichaux e il Sindacato Musicisti di NO. Pubblica due volte l'anno il proprio bollettino the Jazz Archivist con articoli dedicati alle collezioni e al jazz di NO.
Louisiana State Museum Jazz Collection
lsm.crt.state.la.us
Fondato nel 1948 ha aperto solo nel 1961 al 1017 di Dumaine Street, per poi spostarsi in varie sedi e finalmente trovare sede definitiva alla Old U.S. Mint (Zecca) alla base di Esplanade Avenue dove è diventato The New Orleans Jazz Club Collections del Louisiana State Museum. Grande collezione di strumenti e di altri documenti sul jazz della Crescent City visibile online.
The National Ragtime & Jazz Archive
www.siue.edu
Dedicato ai musicisti dell'area di St. Louis con circa 10.500 78 giri e un totale di oltre 20.000 supporti: nastri audio e video, rulli di pianola, e registrazioni di storia orale trascritte: tra i musicisti intervistati: Eubie Blake, George Brunis, Ralph Sutton. The National Jazz and Ragtime Archive is the largest jazz archive in the St. Louis area in terms of recordings and oral history materials.
Oberlin College Jazz Collection
www.oberlin.edu/con
L'innovativo edificio dedicato a Phyllis Litoff ospita il dipartimento di studi jazzistici della Oberlin, uno studio di registrazione all'avanguardia e quella che viene definita la più importante collezione privata di dischi di jazz d'America.
Smithsonian National Museum of American History
americanhistory.si.edu/archives
Enorme archivio che nell'ambito delle American Music Collections documenta le varie tradizioni musicali popolari d'America. Conserva l'archivio di Duke Ellington con oltre 100.000 pagine di spartiti, gli archivi di produttori di strumenti come Wurtlitzer e la Paul Cadwell Banjo Collection che illustra lo sviluppo del banjo e della musica per banjo tra il 1880 e il 1980. L'archivio personale di Ellington è completato da quelli di Ruth Ellington, Harry Carney, Rex Stewart e Cat Anderson; ma i contenuti di questo straordinario museo non sono sintetizzabili qui.
Brown University, John Hay Library
www.brown.edu
Spartiti di musica afroamericana dal 1850 al 1920 con brani di James Bland, Ernest Hogan, Bob Cole, James Reese Europe, Will Marion Cook, visibili online: dl.lib.brown.edu.
Duke University
library.duke.edu
Analogo all'archivio della Duke: scriptorium.lib.duke.edu.
The Milton S. Eisenhower Library
levysheetmusic.mse.jhu.edu
Oltre 29.000 spartiti tra il 1780 e il 1960; una immagine della copertina e lo spartito integrale sono visibili online se il brano è stato pubblicato prima del 1923 ed è libero da diritti.
Mississippi State University Libraries
library.msstate.edu
Collezione di spartiti di Ragtime molti dei quali sono visibili online.
Archives of African American Music & Culture
www.indiana.edu
Copre tutta la gamma dell'espressività musicale afroamericana pubblicando un bollettino, Liner Notes, che presenta le attività dell'archivio tra i cui fondi si trovano l'archivio Motown e quello di Johnny Otis.
Schomburg Center for Research in Black Culture
www.nypl.org
Nato con le collezioni dello studioso portoricano Arturo Alfonso Schomburg, fa parte della New York Public Library e raccoglie oltre 5 milioni di oggetti. Tra essi opere d'arte, registrazioni audio e video, libri, manoscritti, spartiti eccetera. Il progetto di storia orale del museo è raggiungibile all'indirizzo www.nypl.org e presenta regsitrazioni tra gli altri di Nat Adderley, Doc Cheatham, Jon Faddis, Art Farmer, Chico Hamilton, Jimmy Heath, Milt Hinton, Phoebe Jacobs, Yusef Lateef, Abbey Lincoln, Marian McPartland, Coleridge-Taylor Perkinson, Larry Ridley, Warren Smith, Grady Tate, Arthur Taylor, Clark Terry, Charles Tolliver, Tommy Turrentine, McCoy Tyner, Randy Weston.
New York Public Library for the Performing Arts, Music Division
www.nypl.org
Dedicata alla musica in generale ha una importante sezione di interesse jazzistico a partire dalle collezioni di Louis Moreau Gottschalk, George Antheil, Sy Oliver, Joseph Schillinger.
University of North Texas
www.library.unt.edu
Riunisce gli archivi personali di Stan Kenton, Maynard Ferguson e Willis Conover, con oltre 2.000 manoscritti, oltre 22.000 registrazioni e materiali che coprono l'attività di Conover anche in Europa.
Argentina: Instituto de Estudios del Jazz
www.idejazz-uflo.org.ar Ha tra le altre cose inciso tre cassette a distribuzione gratuita: Just Jazz, "Almost all Gershwin" e Concierto en Flores.
Australia : Victorian Jazz Archive
vicjazzarchive.org.au Dedicato al jazz australiano.
Azerbaijan: Azeri Jazzbaijan Music Council
jazz.az  
Canada: National Library of Canada The Virtual Gramophone
collectionscanada.ca Collezione audio in ascolto o dowload di registrazioni storiche canadesi tra le quali molte di interesse jazzistico come i "Six Brown Brothers".
Le principali istituzioni di ricerca jazzistica italiana sono il Museo del Jazz di Genova (www.italianjazzinstitute.com) e la Casa del Jazz di Roma (www.casajazz.it). Molti ricercatori hanno messo online i propri lavori in modo diversificato e senza che ancora ci sia una rete nazionale a cui fare riferimento: un esempio è il lavoro di Lo Cascio sui jazzisti siciliani e il suo archivio, disponibili all'indirizzo www.imuter.it. Ci sono varie testate online dedicate al jazz ma il loro interesse è sostanzialmente dedicato all'attualità,e la loro discussione esula dagli scopi di queste pagine; l'illimitata disponibilità di spazio e la necessità di fornire contenuti nuovi si traducono però purtroppo in uno scarso controllo della qualità degli articoli pubblicati, e le informazioni devono quindi essere accuratamente verificate per scopi scientifici, come d'altra parte succede con le frequentatissime pagine di Wikipedia, purtroppo ricche di errori. Tra i blog, uno tra i più seguiti e interessanti è certamente Jazz from Italy (jazzfromitaly.splinder.com) che ha una utile colonna di link ad altri blog di interesse jazzistico, così che lo mettiamo qui a rappresentare l'intera blogosfera del jazz italiano. Per esplorare il mondo della fotografia jazzistica un buon punto di partenza è il sito della Phocus (www.phocusagency.com), in cui sono raccolte le immagini di molti tra i fotografi italiani di spettacolo che si dedicano anche al jazz (Carlo Verri, Luciano Rossetti, Luca D'Agostino e altri).

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